L’Assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, con una dichiarazione, ha ritenuto suo compito spiegare agli organi di stampa come devono svolgere il proprio lavoro.
Con sorpresa ne prendiamo atto. Se nei regimi democratici l’informazione è chiamata a svolgere una funzione di controllo verso l’attività svolta da chi ricopre pubbliche responsabilità, è singolare che in Basilicata il soggetto controllato ritenga
opportuno dire cosa deve fare il controllore.
In una stagione di progressivo degrado del discorso pubblico, dev’essersi aggiunto
qualche elemento di confusione sui ruoli e sulle competenze.
Ci saremmo aspettati dall’Assessore, e dalla Giunta regionale di cui fa parte, notizie
su ciò che si sta facendo per contenere l’epidemia in Basilicata, informazioni sulle
iniziative intraprese per limitare la diffusione del contagio e dei morti, tempi e
numero dell’effettuazione dei tamponi, le soluzioni adottate per evitare l’affanno di
ospedali, personale medico e sanitario.
Gli organi di informazione – al pari di ogni altro soggetto, compresi politici e
amministratori – non possono certamente rivendicare per sé il dogma
dell’infallibilità. Ma – se imprecisioni dovessero essere riscontrate – l’Assessore può
legittimamente citare situazioni e riferimenti specifici che richiedono una rettifica, al
fine di aiutare a fornire una informazione corretta, completa e aderente alla realtà dei
fatti.
Obiettivo che sarebbe certamente facilitato se anche i componenti della Giunta
regionale della Basilicata si rendessero più disponibili a rendere conto del loro
operato ai cittadini superando la logica dei monologhi e rispondendo alle domande
poste dai giornalisti.
Ordine dei Giornalisti e Associazione della Stampa di Basilicata si sarebbero attesi
dalla Regione atti concreti a sostegno del sistema dell’informazione lucano che
versa in condizioni di gravissima difficoltà con enorme danno per la comunità
lucana, per le sue comunità, per le sue istituzioni. Auspicano altresì che, nel rispetto
dei ruoli e delle funzioni, ciascuno sia capace di ritrovare la indispensabile sobrietà
nell’esercizio delle proprie funzioni e si dimostri all’altezza dello svolgimento dei
propri compiti e delle proprie responsabilità.