E’ inaccettabile – e del tutto fuori da ogni norma – ciò che è avvenuto ieri sera a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, dove è stato fortemente limitato il diritto-dovere di una giornalista del mensile on line “106 Express” di fare riprese durante il Consiglio comunale.
Qualcuno ha chiesto di non essere ripreso per ragioni di privacy (in una seduta pubblica di un organo pubblico come il consiglio comunale!), altri hanno limitato l’attività della collega con la scusa che vi era all’ordine del giorno un punto che riguardava “fatti privati” (senza che il consiglio stesso avesse deliberato alcunché sulla riservatezza di una parte della riunione).
Insomma, davvero un grave episodio, che richiede una condanna ferma e senza appello.
E purtroppo anche un’amara riflessione: periodicamente, la comunità di Scanzano Jonico assiste con speranza alle promesse di “ritorno alla normalità” e “legalità” fatte da politici che evidentemente non hanno grande familiarità con questi due concetti.
Salvo poi a ritrovarsi in situazioni nelle quali qualcuno vorrebbe spegnere le telecamere e far tacere i giornalisti che, in ogni democrazia che si rispetti, sono una delle basi imprescindibili della stessa democrazia e della legalità.
Non resta che augurarsi che simili episodi non si verifichino più: la Basilicata e le sue comunità più “sofferenti” non ne hanno bisogno.
Associazione della Stampa di Basilicata
Ordine dei giornalisti della Basilicata